Laila
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Sono una migrante di seconda generazione, i miei genitori sono tunisini. Sono nata e cresciuta in un paesino della provincia italiana: parlavo italiano a scuola e arabo e francese a casa, e mi è sempre sembrato di vivere in entrambi paesi.
Studio scienze politiche e il mio sogno è quello di diventare una diplomatica italiana in Tunisia.
Da piccola le persone mi chiedevano spesso “ti senti più italiana o tunisina?” e io non sapevo che rispondere. Allora mia madre mi disse: “ricorda, tu non sei 50% una e 50% l’altra. Non devi dividerti tra due realtà, sei completamente italiana e completamente tunisina”.
L’unico momento conflittuale che ho vissuto con la mia identità è stato nel 2001, dopo l’attentato alle torri gemelle. A scuola, i miei compagni di classe cominciarono a chiamarmi “la talebana”. Ma dopo quell’episodio, soprattutto grazie al supporto dei miei genitori, non ho più avuto problemi nel sentirmi italo-tunisina.